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L’Amore ai tempi della “procura”.

  Dopo qualche settimana di pausa dovuta a motivi personali e contingenti, eccoci nuovamente qui, per non perderci e non perdere quel filo conduttore che crea, o almeno si spera dovrebbe creare, il giusto legame emotivo con il lettore. Prendendo spunto da quello che è stato uno dei temi più tristemente discussi negli ultimi giorni, ossia la scomparsa della ragazza Pakistana Saman, che la sua famiglia voleva costringere ad un matrimonio combinato, sono riaffiorate nella mia mente delle vecchie storie di paese che le nonne avevano l’abitudine di raccontare. Non dovremmo scandalizzarci molto, nell’apprendere che ancora oggi in alcune comunità e ambienti esistono matrimoni che avvengono per accordi presi tra le famiglie, perché in Calabria e in generale nel sud Italia, è stata una realtà per diversi decenni. Sono molte infatti le storie di matrimoni forzati o avvenuti per procura durante gli anni 50 60 e 70, perlopiù tra uomini che emigravano in terre lontane e le donne dei loro pa...
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Intervista a Maria Avolio, vittima di Mafia

  Intervista a Maria Avolio, vittima di Mafia : “…io non ho mai imposto il mio dolore agli altri, me lo sono sempre tenuto dentro e sono andata sempre avanti e andrò sempre avanti a testa alta…”   Nel concludere l’articolo precedente “non siamo tutte delle Rosy Abate”, si era lasciata la strada aperta a quel mondo fatto di donne coraggiose e che dicono di no alla Mafia. La storia di oggi è una storia di ndrangheta, che ha visto combattere una donna contro tutti e tutto, contro un sistema che si nutre di silenzio e paura, che spesso ti annienta completamente minando tutte le certezze che credevi di avere. Tutto si svolge negli anni 80, un periodo in cui in Calabria gli atti intimidatori erano all’ordine del giorno, la gente spariva nel nulla, ancora ci sono madri che non hanno una tomba su cui piangere i propri figli, la ndrangheta compie omicidi politici, allarga il suo giro d’affari, estorsioni, appalti, droga. Nulla cambia, semmai si trasforma. Lucio Ferrami è un giovane geo...

Non siamo tutte delle Rosy Abate

  Questa settimana vogliamo dedicare l'articolo della rubrica #noncipiaceessere molestate a  Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone, per sottolineare come al fianco di un grande uomo c'è sempre una grande donna... La correlazione tra mafia e mondo femminile potrebbe sembrare un tema poco pertinente con questa rubrica, ma vivendo in Calabria, la cultura dei nostri luoghi e quella mafiosa non possono prescindere il ruolo che ha avuto e che continua ad avere la donna nelle organizzazioni criminali. Sappiamo che la cultura mafiosa, e come per tradizione quella meridionale in generale, si basa fortemente sul senso di appartenenza alla famiglia e ai legami di sangue, e chiaramente con tale connotazione la donna non può che acquisire da subito una funzione fondamentale. Anzi, sicuramente la donna nelle organizzazioni criminali va a ricoprire un ruolo addirittura vitale per la loro preservazione, grazie al suo “dovere” riproduttivo ed educativo di moglie e di madre. La d...

Abbassiamo questi numeri!

  Nel nostro sesto appuntamento sulla violenza di genere abbiamo voluto dare un overview sul numero di vittime e le forme di violenza. L’Istat nel suo ultimo report annuale ha riassunto attraverso tavole e tabelle un quadro informativo integrato sulla violenza contro le donne in Italia. L’obiettivo è fornire informazioni e indicatori di qualità, che permettano una visione di insieme su questo fenomeno, attraverso l’integrazione di dati provenienti da varie fonti quali Istat, Dipartimento per le Pari Opportunità, Ministeri, Regioni, Centri antiviolenza, Case rifugio ed altri servizi come il numero di pubblica utilità 1522. Il sistema deriva dal Piano Nazionale contro la violenza sulle donne e vuole essere un osservatorio privilegiato per permettere agli organi di governo e a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel contrasto alla violenza di genere di monitorare i diversi aspetti del fenomeno e combatterlo con mezzi adeguati al fine di raggiungere gli obiettivi della...

Non è l’odore della zagara, non è amore.

Ed eccoci qui, abbiamo parlato di cat calling, della manipolazione affettiva, della subordinazione della donna all’uomo tra mito e realtà, dell’atto più ignobile e vile che un uomo possa fare nei confronti di una donna e cioè, lo stupro. Il filo conduttore tra tutti questi argomenti è sempre lo stesso: la violenza. Che sia una violenza psicologica, verbale, fisica, sessuale, economica o assistita - e ci sarebbe da entrare nello specifico ad esaminare tutti i tipi di violenza che un essere umano può compiere nei confronti di un suo simile - è un qualcosa che una società civile dovrebbe abiurare. Oggi voglio, invitarvi a una riflessione sul concetto distorto di AMORE, che spesso porta a violenze psicologiche e fisiche e a volte, purtroppo, all’uccisione del proprio partner. Vi esorto, quindi, alla lettura, di uno spaccato di realtà, fantasia, esperienza vissuta o riportata, mentre ascolto il brano di Brunori Sas “Colpo di Pistola”, che descrive perfettamente, in che modo, una mente malat...